Nuova Riveduta:

Ezechiele 42:20

Misurò dai quattro lati il muro che formava il recinto: tutto intorno la lunghezza era di cinquecento, e la larghezza di cinquecento; il muro faceva la separazione fra il sacro e il profano.

C.E.I.:

Ezechiele 42:20

Da quattro lati egli misurò il tempio; aveva intorno un muro lungo cinquecento canne e largo cinquecento, per separare il luogo sacro da quello profano.

Nuova Diodati:

Ezechiele 42:20

Misurò l'area ai quattro lati; aveva tutt'intorno un muro, lungo cinquecento cubiti e largo cinquecento cubiti, per separare il luogo sacro da quello profano.

Riveduta 2020:

Ezechiele 42:20

Misurò dai quattro lati il muro che formava il recinto tutto attorno: la lunghezza era di cinquecento e la larghezza di cinquecento; il muro faceva la separazione fra il sacro e il profano.

La Parola è Vita:

Ezechiele 42:20

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Ezechiele 42:20

Misurò dai quattro lati il muro che formava il recinto: tutt'attorno la lunghezza era di cinquecento, e la larghezza di cinquecento; il muro faceva la separazione fra il sacro e il profano.

Ricciotti:

Ezechiele 42:20

Per quattro lati misurò il muro in tutta la sua cerchia, cinquecento cubiti in lunghezza e cinquecento cubiti in larghezza, per servire di divisione tra il santuario e il posto del volgo.

Tintori:

Ezechiele 42:20

Dai quattro venti ne misurò il muro in ogni parte tutt'all'intorno; il muro che separava il santuario dal luogo destinato al popolo aveva cinquecento cubiti di lunghezza e cinquecento cubiti di larghezza.

Martini:

Ezechiele 42:20

Da' quattro venti misurò il suo muro da tutte parti all'intorno, cinquecento cubiti di lunghezza, e cinque cento cubiti di larghezza; il qual (muro) fa la separazione tral santuario, e il luogo profano.

Diodati:

Ezechiele 42:20

Egli misurò la casa da' quattro venti; ed ella avea un muro d'ogn'intorno, di lunghezza di cinquecento cubiti, e di larghezza di cinquecento cubiti: per separare il luogo santo dal profano.

Commentario abbreviato:

Ezechiele 42:20

Capitolo 42

In questo capitolo sono descritte le camere dei sacerdoti, il loro uso e le dimensioni del monte santo su cui sorgeva il tempio. Queste camere erano molte. Gesù disse: "Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; nella sua casa sulla terra ce ne sono molte; moltissime, per fede, alloggiano nel suo santuario, eppure c'è posto". Queste stanze, pur essendo private, erano vicine al tempio. I servizi religiosi che svolgiamo nelle nostre stanze devono preparare le devozioni pubbliche, e devono aiutarci a migliorarle, a seconda delle nostre opportunità.

Riferimenti incrociati:

Ezechiele 42:20

Ez 40:5; CC 2:9; Is 25:1; 26:1; 60:18; Mic 7:11; Zac 2:5
Ez 45:2; 48:20; Ap 21:12-17
Ez 22:26; 44:23; 48:15; Lev 10:10; Lu 16:26; 2Co 6:17; Ap 21:10-27

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